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Il condominio-museo un format esportabile da Torino a tutta la penisola

Il condominio-museo un format esportabile da Torino a tutta la penisola

Trasformare il proprio condominio in museo? Ora si può, grazie a un bando di housing sociale.
Il condominio-museo viadellafucina16 a Torino è stato il primo felice esperimento. Ora un bando ha dato la possibilità a tutti gli stabili di Italia di fondare un nuovo modello di collettività.
L'iniziativa questa volta viene promossa dal Bando OpenLab di Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Programma Housing di Compagnia di San Paolo e con cheFare, agenzia per la trasformazione culturale - Nesta Italia - SocialFare - ItinerariParalleli.
L'obiettivo è quello di individuare nuovi stabili, condomini o progetti di coabitazione nei quali possa essere replicato e adattato il modello del condominio-museo, con l'inserimento di pratiche artistiche multidisciplinari come residenze d'artista, mostre, performance, concerti e spettacoli.
Era il 2016 quando Brice Coniglio ideava e dava vita a un esperimento di rigenerazione urbana e trasformazione collettiva attraverso l'arte e la partecipazione.
Viadellafucina16 è il primo esperimento internazionale di condominio-museo, nato grazie a Kaninchen-Haus, una artist-run-organization senza scopo di lucro volta a promuovere progetti culturali urbani. Lo stabile è situato, non a caso, in via La Salle 16, nel quartiere torinese di Porta Palazzo, sede del più grande mercato all'aperto d'Europa. Una comunità multietnica composta da 53 appartamenti e oltre 200 inquilini di ogni nazionalità.
Tante le iniziative che si sono susseguite in questi anni nel palazzo torinese, con il coinvolgimento di tanti artisti e importanti padrini, come Michelangelo Pistoletto (il quale ha donato un'opera che va a inserirsi nella collezione del condominio-museo). Un sistema creativo che diventa anche una piccola forma di democrazia, dialogo e integrazione: un comitato scientifico propone dei progetti, che vengono approvati per votazione dagli stessi inquilini. Tutti partecipano, tutti hanno la possibilità di confrontare la propria esperienza con le opere esposte. Ora questo modello diventa un format esportabile a tutta la penisola.

Rimanendo in tema di condominio, è possibile fare cultura anche in un luogo che per circa quaranta anni ha avuto funzione di portineria in uno dei palazzi moderni più interessanti di Firenze. È questo l'obiettivo del nuovo spazio indipendente per l'arte contemporanea La Portineria, ideato e diretto da Matteo Innocenti, con il sostegno del Gruppo Poli proprietario dell'immobile, fatto per lo più di appartamenti a uso abitativo, e della società di comunicazione PMG Italia che qui ha la propria sede.
Al piano terra si trova un'area che sin dall'inizio è stata usata come luogo di accoglienza - una portineria - da qui l'idea di adattarla in uno spazio per la sperimentazione, con progetti di artisti di varia provenienza e differente generazione, secondo dei formati che cambieranno ogni anno.

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