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ArtLab a Matera, ovvero gli Stati Generali della cultura per il rilancio dopo la pandemia

ArtLab a Matera, ovvero gli Stati Generali della cultura per il rilancio dopo la pandemia

Matera torna al centro del dibattito culturale nazionale grazie a un evento consolidato che da anni è un punto di riferimento per importanti player della cultura, istituzioni, fondazioni, grandi imprese culturali italiane, università e agenzie territoriali, patrocinato fra gli altri, da MiBACT, ANCI, ICOM e sostenuto da partner come Fondazione con il Sud, Intesa San Paolo, Symbola, British Council e tanti altri.
Infatti, da martedì scorso ad oggi, con un formato interamente online, è ripartito da Matera "Artlab, Territori, Cultura, Innovazione", la piattaforma indipendente italiana dedicata all'innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promossa dalla Fondazione Fizcarraldo .
L' edizione 2020 , di cui sono main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub, ha voluto accendere i riflettori sullo scenario di emergenza che la cultura sta vivendo a seguito della pandemia, ma anche provare a capire quale ruolo potrà giocare la cultura nella fase di ripartenza in termini di contributo alla rigenerazione sociale ed economica. Un dibattito che soprattutto oggi vuole condividere nuovi modi di supportare il settore culturale, lavorando con le amministrazioni regionali, comunali, il Ministero e le fondazioni anche sui nuovi modelli di finanziamento e supporto alle imprese e alle associazioni culturali che operano sui territori.
Quest'anno ArtLab ha scelto Matera come prima tappa, per arrivare poi a Bergamo a settembre. Un segnale forte che ci fa intendere quanto la città e il territorio lucano può continuare ad assumere un ruolo importante sulle politiche culturali in Italia. Ma oltre a Matera, è stata protagonista anche Miglionico, sede di un dibattito online sui processi di sviluppo territoriale a base culturale nelle aree interne e marginali del nostro Paese: esperienze in cui la produzione artistica e culturale ha saputo generare contaminazioni ed esperimenti innovativi nel campo dell'educazione, del welfare e del turismo. Occasione per ripresentare anche progetti e azioni sviluppate nell'ambito di Matera 2019, come ad esempio Gardentopia , che ha sperimentato la collaborazione fra artisti e cittadini, con gli esperimenti dei giardini di comunità realizzati nei comuni di San Mauro Forte e Cirigliano; oppure il progetto Wonder Grottole , che ha consentito a persone provenienti da tutto il mondo di scoprirsi cittadini temporanei del piccolo borgo lucano.
Proprio Matera 2019, che ha considerato i vincoli delle opportunità per ripensarsi e che ha lavorato sui ribaltamenti dei paradigmi, può offrire il suo contributo alla riflessione, partendo dalle esperienze di co-creazione nelle aree interne, dalle pratiche dell'Open Design School e da uno dei suoi luoghi simbolo: il teatro Quaroni voluto da Adriano Olivetti, che con Materahub e Basilicata Creativa si è voluto riaprire per riportare in scena #reteteatro41, tra i principali protagonisti dell'anno da Capitale europea della cultura.
Una incursione creativa che raggruppa quattro compagnie teatrali lucane, protagoniste di una riflessione performativa sul valore delle relazioni sociali tra le persone, soprattutto quelle relazioni che si possono generare attraverso il teatro, perché gli "spazi della gente non sono di muri e altezze, metri cubi d'aria da respirare, ma sono sistemi di storie millenarie che si intrecciano".
Infatti, proprio adesso è necessario ripensare nuove relazioni tra spazio abitato e comunità, oltre il distanziamento fisico dovuto all'emergenza COVID, ponendo l'accento sulla necessità che abbiamo oggi di riportare il teatro, l'arte e la cultura nelle aree marginali e negli spazi pubblici periferici, una visione che ebbe Adriano Olivetti con la sua idea che le comunità potessero crescere ed autodeterminarsi, grazie alla scienza, all'arte, alla cultura, alla giustizia sociale e al lavoro dignitoso.

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