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Le indicazioni ministeriali per viaggiare in sicurezza ai tempi del Coronavirus

Le indicazioni ministeriali per viaggiare in sicurezza ai tempi del Coronavirus

Il Covid-19 ha sconvolto le nostre abitudini ma soprattutto ha mandato in tilt interi comparti. E il turismo è sicuramente uno di questi. Chi è abituato a viaggiare in giro per il mondo sa che ogni Paese ha regolamenti e procedure differenti. Per quanto riguarda l'Italia, a partire dal 3 giugno sono possibili gli spostamenti all'interno del nostro Paese, senza obbligo di autocertificazione, e liberamente consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione, anche per turismo, da e per i seguenti Stati:

Stati membri dell'Unione Europea Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria;

Stati parte dell'accordo di Schengen Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera;

Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.

L'ingresso in Italia da Stati non facenti parte dell'UE e/o dell'accordo di Shengen continua ad essere consentito solo per: comprovate esigenze lavorativa; assoluta urgenza; motivi di salute; comprovate ragioni di studio.
E' consentito in ogni caso (senza dover specificare alcuna motivazione):
l'ingresso nel territorio nazionale di cittadini di Stati terzi residenti nei seguenti Stati e territori: Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay;
l'ingresso nel territorio nazionale dei cittadini di Stati terzi soggiornanti di lungo periodo ai sensi della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, nonché di cittadini di Stati terzi che derivano il diritto di residenza da altre disposizioni europee o dalla normativa nazionale e dei rispettivi familiari

Resta comunque l'obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per tutte le persone fisiche che facciano ingresso in Italia da Stati o Paesi esteri diversi da quelli facenti parte dell'Unione Europea, Stati parte dell'accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano ovvero che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia. (Ordinanza del ministro della Salute del 30 giugno 2020)

Questi i casi in cui non è permesso l'ingresso nel nostro Paese:
diagnosi di positività per Covid-19 nei 14 giorni precedenti al viaggio;
presenza anche di uno solo dei sintomi rilevanti per Covid-19 negli 8 giorni precedenti il viaggio:
contatto stretto (es. meno di 2 metri per più di 15 minuti) con un caso positivo confermato di Covid19 nei 14 giorni precedenti il viaggio;
aver soggiornato, nei 14 giorni anteriori all'ingresso in Italia, in Stati o territori diversi dagli Stati menzionati prima.

Infine, alcuni semplici consigli su come utilizzare correttamente i mezzi di trasporto pubblico:
acquistare ove possibile i biglietti in formato elettronico;
mantenere sempre la distanza di 1 metro per tutta la durata del viaggio;
sedersi solo nei posti consentiti e indicati da apposita segnaletica,
indossare sempre la mascherina per proteggere naso e bocca.

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