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La bellezza sicura della Basilicata promuove la regione come luogo ideale per il south working

La bellezza sicura della Basilicata promuove la regione come luogo ideale per il south working

Ha iniziato a prendere forma nella primavera del 2020, quando le modalità di lavoro agile hanno assunto dimensioni sempre più rilevanti, riguardando un numero crescente di lavoratori e lavoratrici. E si è andato stabilizzando nel corso dell'anno segnato dalla pandemia da Covid-19.
Il fenomeno in questione è il South Working, una curiosa fusione - anche fonetica - tra smart working e Sud Italia: così popolare che la Treccani lo scorso 17 ottobre ha dedicato un lemma, o per meglio dire un post esplicativo sui social. Si legge infatti: «Per i lavoratori e le lavoratrici originari del Sud Italia che negli ultimi mesi sono rientrati a casa, lo smart working diventa in automatico "south working". Il termine è stato coniato da un gruppo di giovani ricercatori palermitani che stanno studiando ricadute economiche e conseguenze sociali del fenomeno dello smart working in una sede diversa da quella del datore di lavoro, distante anche centinaia di chilometri».
I south workers, perciò, sono i meridionali più o meno giovani che sono tornati al Sud, perché durante il lockdown gli uffici delle aziende in cui sono impiegati avevano attivato il lavoro da remoto e stando a una stima significativa, circa 100mila persone si sono trasferite dal Nord del Paese al Mezzogiorno per svolgere la propria professione nelle case e nelle città d'origine. Una sorta di immigrazione di ritorno, accelerata e improvvisa, che ha trasformato abitudini ormai consolidate, ripopolato paesi altrimenti svuotati dalla ricerca di lavoro altrove, liberato nuove energie.
Ma il fenomeno non riguarda solo il lavoro, per estensione anche gli studenti meridionali delle Università del centro-nord che sono tornati a casa, facendo didattica a distanza, perché le sedi universitarie sono rimaste chiuse. E in questo ritorno forzoso spesso i south workers hanno scoperto che nel Mezzogiorno si può non solo lavorare e studiare a distanza ma anche pensare di trovare al Sud il proprio posto nel mondo.
E già si ragiona sulle prospettive future del south working: diventerà una nuova prospettiva duratura, o si andrà prosciugando quando gli effetti della pandemia saranno finalmente contenuti, se non estinti? Di certo, oltre alla possibilità a livello personale di una migliore conciliazione tra lavoro e vita privata, gli impatti che questo fenomeno ha avuto e può avere sul territorio sono positivi anche in termini di sostenibilità, per non parlare della rigenerazione urbana e della rimessa in circolo di interi sistemi economici altrimenti depressi da decenni di emigrazione massiccia.
Secondo i report, i vantaggi individuati dalle aziende in relazione al south working riguarderebbero gli orari di lavoro più flessibili, il contenimento dei costi legati alle sedi fisiche (dall'affitto al servizio di pulizie) e ancora l'accresciuta motivazione da parte dei dipendenti e l'aumento della produttività dei lavoratori. In questa prospettiva è nato un portale che si propone di sostenere e accompagnare questo processo: l'associazione South working - Lavorare dal Sud , di carattere no profit e ha l'obiettivo di creare un network di supporto agli smart worker, promuovendo lo stile di vita basato sullo sviluppo di idonee condizioni nelle regioni del Sud per lavorare al meglio. Una prima iniziativa è stata la presentazione dei 18 punti della Carta dei Valori del South Working ma oltre alla carta sono stati abbozzati i diritti del South Worker e quello di un Osservatorio per studiare e monitorare il fenomeno.
In Basilicata la bellezza è sicura, la puoi toccare con mano senza avere paura. Il verde dei suoi monti è rigoglioso e lucente. Il giallo dei suoi campi è resistente e luminoso. Il blu del suo mare pulito e specchiato. Il silenzio delle sue strade è un invito al ricordo. La distanza tra i suoi borghi è solo fisica e mai disinteresse. Il pane ed il vino hanno il sapore genuino, proprio come deve essere. Le olive e le arance, le fragole e le nocciole sono frutti gentili di una terra generosa. Donne e uomini dell'arte qui hanno incontrato la bellezza e se ne sono nutriti per mettere al mondo capolavori di luce e parole. La Basilicata è la genialità e la capacità di resistenza delle sue donne, la leggerezza pulita dei bambini, la pazienza dei suoi uomini.

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