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Tutte le case vacanzeCinquant’anni di ciak in Basilicata: viaggio tra i luoghi del cinema
Quello tra la Basilicata e il cinema è un rapporto consolidato: grandi registi per indimenticabili film che ne hanno immortalato il territorio. I paesaggi ricchi di storia, natura e cultura della regione richiamano a dei veri e propri set cinematografici e attirano già da molto tempo le case cinematografiche internazionali facendo crescere anche il numero delle maestranze locali.
Una nuova "cartolina" di promozione turistica per Matera, consacrata alla ribalta delle cronache, una vera e propria star turistica con una crescita delle presenze del 152,4% negli ultimi anni e degli oltre 250mila arrivi notevole peso ha il target derivante dal cineturismo. Un fenomeno che Italia si è ampliato esponenzialmente: sono milioni i visitatori che ogni anno scelgono la meta delle loro vacanze sulla scia di un'emozione provata al cinema, o in tv, come testimoniano le migliaia di turisti nelle località di Don Matteo (Umbria) o del commissario Montalbano (Sicilia).
Per questo oggi vi invitiamo a intraprendere un viaggio tra quelle mete della Basilicata che un amante del cinema deve assolutamente visitare.
Il nostro viaggio non può che cominciare da Matera. La vista dei Sassi è uno spettacolo che lascia a bocca aperta; un viaggio dove il tempo si è fermato in un'istantanea di infinita bellezza. Per questo, e per la sua autenticità che Pierpaolo Pasolini l'ha scelta come set per collocare la Gerusalemme dell'anno zero nel suo "Il Vangelo secondo Matteo", nel 1964.
Passano quarant'anni ma Matera e Mel Gibson vi ambienterà le scene più toccanti del suo colossal "La Passione di Cristo", film che genererà scalpore per la crudezza con cui vengono raccontate le ultime ore del Messia.
La seconda tappa ci conduce a Craco, un paese fantasma, abbarbicato su un collina e nascosto tra i calanchi. Un set naturale scelto da Mel Gibson per girare alcune scene del suo film, tra cui quella dell'impiccagione di Giuda. Di recente, Craco è meta di numerose troupe cinematografiche e tra quelle più prestigiose ha ospitato la troupe del film "Agente 007- Quantum of Solace", del regista Marc Forster.
Rimanendo in provincia di Matera, proseguiamo per Aliano. Il paese lega la sua fama a quella dello scrittore Carlo Levi che è stato confinato in questo piccolo borgo lucano negli anni del fascismo. È qui che lo scrittore ambienta il suo capolavoro "Cristo si è fermato ad Eboli" da cui, nel 1979 viene tratto un meraviglioso film diretto da Francesco Rosi con Gian Maria Volonté nei panni dello scrittore.
Ci spostiamo nella zona del Vulture-Melfese dove l'oro dei campi di grano che si diffonde a perdita d'occhio, il verde intenso dei boschi di faggi e l'azzurro terso del cielo hanno fatto da sfondo per il set cinematografico scelto da Gabriele Salvatores per ambientare il suo film "Io non ho paura", tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.
L'ultima tappa ci conduce in due perle meravigliose incastonate tra le spettacolari Dolomiti lucane. Due paesi divisi da una vallata mozzafiato da ammirare in un volo precipitoso ed emozionante. Pietrapertosa e Castelmezzano conservano intatta una selvaggia genuinità e una bellezza che diventa magica. È qui che è stata ambientata la commedia italiana di successo "Un paese quasi perfetto", girato da Massimo Gaudioso.
Trascialando le fiction, tra i film più importanti girati in Basilicata segnaliamo: «Le due sorelle» di Mario Volpe, 1950; «Il brigante di Tacca del Lupo» di Pietro Germi, 1952; «La lupa» di Alberto Lattuada, 1953; «La nonna Sabella» di Dino Risi, 1957; «Viva l'Italia» di Roberto Rossellini, 1958; «Italia '61» di Jan lenica, 1961; «Gli anni ruggenti», di Luigi Zampa, 1962; «I basilischi» di Lina Wertmüller, 1963; «Il Vangelo secondo Matteo» di Pier Paolo Pasolini, 1964; «Made in Italy» di Nanni Loy, 1965; «C'era una volta» di Francesco Rosi, 1967; «Il Decamerone nero» di Piero Vivarelli, 1972; «Anno uno» di Roberto Rossellini, 1974; «Qui comincia l'avventura» di Carlo di Palma, 1975; «Cristo si è fermato a Eboli» di Francesco Rosi, 1979; «King David» di Bruce Beresford, 1985; «Il sole anche di notte» dei fratelli Taviani, 1990; «L'uomo delle stelle» di Giuseppe Tornatore, 1995; «Del perduto amore» di Michele Placido, 1998; «Terra bruciata» di Fabio Segatori, 1999; «Io non ho paura» di Gabriele Salvatores, 2003; «La passione di Cristo» di Mel Gibson, 2003; «Il rabdomante» di Fabrizio Cattani, 2005; «Il presagio» di John Moore, 2006; «Basilicata coast to coast» di Rocco Papaleo, 2009; «Ben- Hur» di Timur Bekmambetov, 2016; «Ustica» di Renzo Martinelli, 2016; «Veloce come il vento» di Matteo Rovere, 2016.